Dettagli Recensione

 
Badawia Resort
Villaggi turistici in Egitto
Voto medio 
 
4.2
Struttura  
 
5.0
Mare e spiaggia  
 
5.0
Animazione  
 
1.0
Cucina  
 
5.0
Pulizia 
 
5.0

Lasciate perdere se... ma andateci se....

Lasciate perdere se…. Siete una famiglia con figli iperviziati, ipercoccolati, ipertutto (cioè con figli educati all’italiana). Rischiate magari una mattina, a colazione, di non trovare il cacao in polvere (orrore!) ed essere costretti a servire al vostro bamboccione solo del latte (è risaputo che i nostri figli, dopo tre o quattro giorni senza cacao e/o nutella entrano in uno stadio di inedia irreversibile!)
Lasciate perdere se…. Siete turisti da riviera romagnola (sbracati, urlacchianti, pretenziosi). Rischiate magari a pranzo di non trovare le tagliatelle al ragù, o la pasta al forno, o la cotoletta alla milanese o il tiramisù. Sarete sdegnati dal constatare che siete al cospetto di piatti arabi cucinati da cuochi arabi (ma pensa te! In Egitto questo affronto!).
Lasciate perdere se…. pretendete che il personale (arabo! ancora… ma che scandalo!) parli perfettamente l’italiano e intenda al volo cosa vuole la matrona romana urlacchiante a bordo piscina che, facendo sobbalzare il panzone, pretende un posto in prima fila alle 11 del mattino, quando è risaputo che tutti gli ombrelloni sono già occupati dall’alba.
Lasciate perdere se….avete problemi con il caldo (ma pensa te! In Egitto fa caldo!) e pretendete l’aria condizionata anche dentro il wc, e se la sera la doccia ha poca acqua (incredibile, con tutti quei laghi e quei fiumi in mezzo al deserto!) o se il bar vi fa l’affronto di non servirvi il vero espresso ristretto macchiato con una goccia di latte in tazza grande tiepida (ma sti egiziani quando impareranno… insomma!)
Lasciate perdere se….. non conoscete un minimo la cultura araba, le loro usanze, i loro costumi, la loro religione. Rischierete (episodio visto di persona) di trovarvi di fronte ad una moschea, voi in sandali, calzino corto e macchina fotografica, e non capire perché quello strano personaggio che parla una lingua sconosciuta e non il dialetto brianzolo (che affronto!) cerchi a gesti di farvi capire che non potete entrare, che così è il loro ordinamento religioso, che gentilmente non dovreste insistere, anche se arrivate da lontano e non potrete far vedere ai vostri amici (imbecilli come voi!) la foto dell’interno di una moschea questo inverno seduti nei vostri salotti in finta pelle.

Ma andateci se……siete pronti ad accostarvi con umiltà ed amicizia ad un popolo meraviglioso, che nulla possiede ma se poco ha quel poco è pronto a dividerlo con voi.
Andateci se… siete così intelligenti da capire che, ad esempio, il personale del vostro resort lavora dalle 16 alle 17 ore al giorno e comprendere quel piccolo segno di stanchezza o angoscia.
Andateci se… siete disposti ad imparare poche parole in arabo (ne bastano 3 o 4: grazie, come stai?, buongiorno) Li vedrete illuminarsi dalla gioia perché capiranno che questo piccolo passo per voi ma enorme per loro l’avete fatto per primi, e sarete sorpresi della loro riconoscenza.
Andateci se…. siete così intelligenti da capire che non siete a casa vostra e saprete adattarvi con umiltà. Assaporate con curiosità i loro piatti, gustateli lentamente e con frugalità, scoprirete sapori sconosciuti e magici. La pasta al forno ve la mangerete tornati a casa, non pretendetela laggiù. E siate discreti, rispettosi delle loro usanze, solo così apprezzerete fino in fondo la loro vita.
Andateci se…. siete disposti ad alzarvi all’alba e sedervi in silenzio in riva al mare, a vedere sorgere un sole incredibile in una magia di luci indescrivibili, o vederlo morire al tramonto, in un gioco di colori da lasciare senza fiato.
Andateci se…. siete disposti a scoprire quei fondali marini senza paragoni con discrezione, quasi sfiorando l’acqua con le pinne, e rendervi conto del dono inestimabile che in quei momenti vi viene fatto, dono che ricambierete rispettando tutto quello che vedete, che ammirate con il cuore in gola, senza toccare, profanare, sporcare…….
Andateci se… siete disposti a andare nel deserto (ci sono delle ottime escursioni) e non profanarlo con gli immondi rumori delle moto (solo dei cretini possono offendere la magia del deserto in questo modo) ma allontanarvi da quei cialtroni urlanti e sedervi su quella terra millenaria e carica di leggende, e sentire un brivido di emozione attraversarvi il corpo.
E andate nelle loro città (ottima l’escursione a El Qseir). Addentratevi nei loro vicoli, parlate con la gente e soprattutto guardate i bambini, i loro giochi, come vivono, le loro case…. portate loro dei dolciumi, sarete colpiti in modo incredibile dal loro sorriso e forse vi renderete conto di quando siete ridicoli a reclamare il cacao per i vostri figli ipernutriti.
Solo così, quando ritornerete, forse, capirete che avete vissuto una delle vacanze più belle della vostra vita e non scriverete tante cose inutili e stupide…..

Punto di forza
Tutto
Punto debole
I turisti
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