Dettagli Recensione

 
Costa Lindia Beach Resort
Villaggi turistici in Grecia
Voto medio 
 
2.2
Struttura  
 
3.0
Mare e spiaggia  
 
3.0
Animazione  
 
3.0
Cucina  
 
1.0
Pulizia 
 
1.0

CINQUE STELLE???

Sicuramente questa sarà una delle tante lettere di protesta e lascerà il tempo che trova, ma vorrei ugualmente segnalare i numerosi disagi che io e la mia famiglia abbiamo riscontrato in quella che doveva essere la nostra prima vacanza in un Villaggio Bravo cinque stelle!!??. Mi riferisco al Villaggio di Lindos nell’isola di Rodi nel periodo dal 06/07/09 al 13/07/09.

Partiamo dall’inizio:
Arrivati all’albergo c’è subito il primo intoppo: non si capisce se quello sia effettivamente il nostro albergo!!! Nessuno infatti è pronto ad accoglierci e solo dopo una decina di minuti buoni finalmente si appura che è proprio quello. Ma tutto sembra improvvisato sul momento: all’accoglienza c’è un solo rappresentante dell’animazione il cui unico problema sembra quello di mettere ai nostri polsi i braccialetti che ci identificano come clienti dell’hotel. Nessuno che ci conduca alle nostre stanze e, soprattutto, nessuno che si preoccupi di rifocillarci. Siamo arrivati attorno alle ventiquattro e tutti (bambini compresi) affamati. Ad una nostra richiesta specifica (unitamente a quasi tutti i nuovi arrivati) ci viene indicato un ristorante Arabo dove avremmo potuto trovare ancora qualcosa. Permettetemi di dire che per una struttura a cinque stelle (??) è davvero triste. Tra l’altro in questo ristorante Arabo, in realtà, non c’era assolutamente niente (neanche il personale) e, di fatto, pochissimi sono riusciti a mangiare (ancora) qualcosa (in pratica gli avanzi della cena). Questo primo fatto ha dato subito l’idea che tutto fosse lasciato all’improvvisazione e il seguito ci ha dato ragione. Appurato che non saremmo riusciti a mangiare nulla, abbiamo chiesto di poter andare in stanza. Siccome ad accoglierci c’era una sola persona e non avrebbe potuto accompagnare tutti gli ospiti, ha indicato le istruzioni per arrivare ai blocchi delle stanze (blocco dal 100 in su; blocco dal 200 in su ecc. ecc.) e siccome era un vero e proprio labirinto fatto di scale, scalini, scalette, gradini, gradoni e chi più ne ha più ne metta, abbiamo girato un bel po’. Tra l’altro avendo visto l’andazzo, anche se ci era stato assicurato che le valigie ci sarebbero state consegnate subito da un facchino, mi ero portato una delle tre (la più pesante), perché ero certo che sarebbero arrivate con tutto comodo; ho avuto torto? Ovviamente no, il bagaglio è arrivato dopo un’ora e mezza!!! Per fortuna nella valigia c’era tutto l’occorrente per la notte. Veniamo alla stanza. Siamo stati fortunati: da noi le uniche cose che non funzionavano erano l’aria condizionata (che non c’era verso di poter gestire) e la temperatura del frigorifero che teneva le bibite appena tiepide. Ho visto personalmente camere di altre persone piccole come celle e, udite udite, con i bagni senza finestre e SENZA ASPIRATORI!!!! C’era una puzza che aleggiava in tutta (si fa per dire) la stanza. Siamo rimasti allibiti quando nella Brouchure (dataci solo dopo nostra specifica richiesta, neanche fosse un dossier coperto da segreto C.I.A., quattro giorni dopo la nostra richiesta) abbiamo letto che era vietato gettare la carta igienica nel water. E dove volevano che venisse gettata? Per tutta la stanza!!?? Eravamo a conoscenza del fatto che non si dovessero buttare assorbenti e altri oggetti ma addirittura la carta igienica!!! Tralasciamo la fuoriuscita dai rubinetti delle vasche di strani vermi e parliamo dei famosi ristoranti. Anche qui il caos più totale!! Nel centrale ci sono, per la maggior parte, tavoloni per otto dieci persone e ci si trova spesso e volentieri accumunati a perfetti sconosciuti quando, invece, si preferirebbe mangiare con la propria famiglia e scambiare due chiacchiere senza dover urlare per farsi sentire. Inoltre si è costretti ad aspettare che le persone prima di noi finiscano di mangiare per riuscire ad accalappiarsi i posti; il problema è che per fare presto, il personale (troppo poco e che si fa il mazzo senza rendersi conto che è una partita persa) non cambia neanche tovaglia: il più delle volte dà una bella spolverata e via sotto a chi tocca! Così ci si siede cercando di non prestare troppa attenzione alle macchie lasciate da chissà quanti prima di noi. La pulizia risulta essere approssimativa, molto approssimativa, direi troppo. Il cibo: passabili i primi anche se in più di un’occasione mi è capitato di mangiare pasta scotta o cruda e senza sale (ma i cuochi non erano italiani??), i secondi sono immangiabili. Forse per compiacere i tedeschi (presenti in massa nella struttura), si trovavano secondi assolutamente incompatibili con i palati di noi italiani. C’è anche da dire che molto spesso si assaggiavano carni che venivano riproposte più volte per cercare di smaltirle. L’unica nota positiva era la pizza ma la fanno buona anche qui senza dover andare a Rodi. La spiaggia: ciò che colpisce subito non è il mare o la sabbia bensì l’odore di fogna. Tale odore era così persistente che un signore, volendo vederci chiaro, ha raccolto un campione di acqua di un non ben precisato rigagnolo che dalla spiaggia arriva fino al mare per farlo analizzare in Italia. Purtroppo ho dimenticato di chiedere il nome di quel signore, perché siamo tutti incuriositi da quelli che saranno i risultati. Un’altra situazione fastidiosa è l’insufficienza di lettini a disposizione e davvero non sopporto quelli che dicono: "Eh, ma se uno viene in spiaggia alle undici, che cosa pretende?". A parte il fatto che non essendo in catena di montaggio e a cottimo ma bensì in ferie, uno desidera prendersela con calma, la mancanza di lettini è dovuta al fatto che su quella spiaggia ci sono più persone che lettini, perciò basterebbe fare due calcoli per far sì che tutti abbiano il proprio. Certo che se la suddetta spiaggia è a disposizione di altre strutture (quella a lato dell’hotel e quella di fronte all’altro lato della strada) è pacifico che ci sia una carenza di lettini.

Faccio una piccola digressione: stiamo parlando di un hotel a cinque stelle (cioè, presentato come tale, ma che di cinque stelle non ha nulla) e non è la prima struttura di questo livello che abbiamo frequentato, ma è la prima volta che capitano cose del genere. Se fosse stato un tre stelle nessuno si sarebbe scandalizzato più di tanto ma un CINQUE STELLE??? Non permetto neanche che mi si dica che un cinque stelle in Grecia non può essere come un cinque stelle in Italia. Ma stiamo scherzando? Un cinque stelle deve essere un cinque stelle in qualsiasi parte del mondo, visto che pago (e amche salato) per determinate caratteristiche e servizi. E poi, siamo stati in un cinque stelle in Messico (non faccio nomi) che certo per reddito pro capite non sta meglio della Grecia, tuttavia non si può fare neanche un paragone: il villaggio (non era un Bravo club) era semplicemente perfetto: dal cibo alle stanze; dalla spiaggia all’animazione. Qui, invece, la situazione era così disperata che alcune persone che avevano prenotato per quindici giorni hanno preteso di cambiare struttura: e come dargli torto?

Andiamo avanti con i disagi concernenti la spiaggia: il telo mare si cambia dalle 12.00 alle 16.00â e perché? Si è mai udito di un cambio teli a quest’ora? Semmai si dovrebbe poterli cambiare dalle 08.00 alle 12.00, visto che la maggior parte delle persone si reca alla spiaggia alla mattina e che il banchetto si trova posizionato nella parte più distante alla spiaggia (forse fatto di proposito per scoraggiare i cambi giornalieri e risparmiare anche sui lavaggi).

Ma veniamo al pezzo forte: il responsabile sul luogo al quale ci si può rivolgere con fiducia per qualsiasi problema. Sì, ci si può rivolgere ma non è detto che si trovi un riscontro. Infatti la signora Michela che avrebbe dovuto farsi caricodei problemi riscontrati, non ha fatto altro che guardarci dall’alto in basso con aria boriosa, come se sapesse già quali erano le lamentele che le sarebbero state rivolte da noi e da tutti gli altri ospiti della struttura. Infatti non c’è stata una sola persona con la quale abbiamo parlato che non avesse riscontrato a sua volta gli stessi disagi da noi percepiti. Come si dice: mal comune, mezzo gaudio. Sarebbe giusto, se non fosse che abbiamo speso un sacco di soldi per avere in cambio servizi assolutamente inadeguati. Le poche note positive sono date dall’animazione (solo per quanto concerne gli spettacoli serali, perché durante il giorno, in spiaggia, erano troppo pochi per poter coinvolgere le persone; bambini compresi) e le escursioni che non compensano comunque i disagi.

La morale di tutta la favola è che non andremo mai più in un Bravo Club e non lo consiglieremo a nessuno (se non ai peggiori nemici). Sappiamo bene che con tutti i clienti che hanno non sarà certo un dramma, però è l’unica arma che abbiamo per far fronte a questa ingiustizia.

Punto di forza
Le escursioni
Punto debole
Tutto il resto
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