Dettagli Recensione

Mancanza di disponibilità da parte del personale egiziano (sempre scocciatissimo) dell’albergo. Si parla esclusivmente inglese. Avevamo chiesto due camere comunicanti e ne hanno date due vicine di cui una (quella a tre letti per le figlie) comunicante con una terza identica alla matrimoniale assegnata. Rifiuto assoluto di cambio. Pulizia al minimo accettabile. Servizio ristorazione internazionale (il chè equivale a dire una schifezza allucinante). Due settimane sostenute da pseudo focaccia italo-egiziana cruda. Complimenti al cuoco italiano Davide: recita egregiamente la figura dell’uomo di paglia deputato a riscaldare pasta precotta e a condirla con improbabili quanto assolutamente prive di gusto e credibilità salse (carbonara fatta con prosciutto cotto di tacchino e besciamella, pesto senza basilico etc.). In realtà la cucina è in mano agli egiziani e identica a quella trovata a Marsa Alam lo scorso anno dove non c’era il cuoco italiano. Se volete mangiare benissimo pesce fresco andate da Fares a Old Market (gamberoni da 150 gr l’uno e aragoste a 30 euro al kilo). Sia Sharm che Naama Bay non sono altro che bazar all’aperto dove si vende in decine di negozi la stessa identica merce. Contrattate pure, tanto alla fine pagate quello che vogliono loro. Preferibile l’uso di carta di credito (viene applicato il tasso di cambio vero e non quello del momento inventato dal venditore). Facendo così ho risparmiato 60 euro sull’acquisto di un bracciale d’oro. Sporcizia ovunque. Si contratta su tutto, dal prezzo del tassì a quello delle escursioni. Carissime (anche del 100% superiori) le escursioni Going (viaggio al Cairo con Going 100 euro con i locali da 40 a 50 euro). Per fare un bagno si possono usare solo le passerelle.