Hotel Riu Karamboa

se potessi ci ritornerei subito e a quelli che stanno partendo dico: state tranquilli, e' bello.

abbiamo trascorso un bellissimo viaggio di nozze in questo villaggio!
è stato tutto indimenticabile, dall'animazione alla cucina, per non parlare delle escursioni, ci siamo davvero divertiti!

Il villaggio pur enorme è funzionale. Abbiamo soggiornato la prima settimana di giugno. Utenza conpochi italiani, tedeschi e russi ma tutti molto educati e tranquilli. In prevalenza coppie sia giovani che di una certa età. I ristoranti pulitissimi, personale cortese, nessun problema di "fila". Comodissimo quello alla spiaggia. Da provare i tre tematici specialmente quello capoverdiano. Se uno desidera mettere su "chili" può mangiare ininterrottamente dalle 7,30 fino alle 11.
I bar sia alla spiaggia che alla piscina che quelli dislocati per il resort offrono qualsiasi bevanda o cocktail e a richiesta fanno anche caffè espresso. Pulizia quasi maniacale con la recption che nei primi 3 giorni ci ha chiamato in camera per chiederci se tutto era a posta e la camera pulita.
Animazione soft (non vengono nemmeno a cercarti) quindi ideale x chi desidera relax.
L'isola è selvaggia, povera e fuori dal resort non cè nulla. Si può passeggiare sulla spiaggia lunghissima senza problemi. La gente è sempre sorridente e anche i pochi venditori di artigianato locale non sono insistenti.
Se siete più di 2 (meglio 6) consigliamo di prendere un taxi e farvi portare a vedere l'isola. Il taxista vi chiede max 120 euro per tutti (e quindi potete dividere la spesa in 6) e vi porta a visitare i luoghi più suggestivi che poi sono quelli proposti dal tour operator (che usa gli stessi taxi che sono tutti pickup anche perchè le strade sono sterrate). Noi abbiamo fatto così(eravamo 3 coppie) e quindi la gita di un giorno ci è costata a coppia 40 euro contro i 60 a testa che chiede la Franco Rosso per un giro di mezza giornata. In più avete il vantaggio di fermarvi dove volete e quanto volete.
Se potete portate qualcosa per i bambini delle scuole. Guardate a questa proposito il sito Boavistadreams

ci sono stata in viaggio di nozze la scorsa settimana... periodo di piogge ma ci siamo rilassati e divertiti lo stesso. fantastico. ci tornerei subito.

Ufficialmente un 4 o 5 stelle, in effetti c'è tutto quello che serve con una serie di ma. Il mare e la spiaggia molto belli ma non si può entrare, il mare è forte e ti porta via, bandiera rossa fissa. Troppo grande, troppo 'cheap' una batteria di allevamento turisti come fossero polli. Personale numeroso e gentile niente da dire. Stanze decorose e niente più. Le aree comuni non sono pulite, sono disinfettate per tutto il complesso ci si porta dietro un odore nauseante di cibo e disinfettante. Cibo abbondante e vario mischiato in maniera varia, mi sono ridotto a mangiare cracker e frutta per la nausea data dall'odore di pietanze diverse ammucchiate in quantità industriale. Bevande di livello infimo, il vino portatevelo da casa. Piscina grande non troppo affollata direi ok. Numero impressionante di ospiti obesi, sigh. Animazione per chi la usa e assistenza buone. Escursioni molto meglio quelle dei tassisti privati, l'isola vale una visita a spiagge ed entroterra. Così A 1 km dall'hotel troverete gente che si porta l'acqua dai pozzi alle case con le taniche per chilometri i locali non hanno bagni né acqua e la elettricità contingentata.
Se vuoi partecipare alla distruzione di questa isola accodati e vieni in questo allevamento di maiali ad ingrassare le multinazionali. Io non ci torno più. Un cinque stelle al prezzo di una pensioncina deve avere qualche pecca no?

Due settimane al Riu Karamboa Boavista tra gennaio e febbraio 2015. Cucina abbondante e possibilità di mangiare a tutte le ore, mai visti nei miei viaggi una percentuale così alta di persone obese. Villaggio enorme e ospiti concentrati in pochi spazi.
Ultima sera, sistemo bagagli, documenti e contanti di scorta, poi a cena, per fortuna avevo con me computer telefono documenti e carta di credito poiché in questo tempo sono entrati in camera hanno aperto la cassaforte dove non c'era nulla, poi rovistando ovunque, in una tasca non in vista dello zaino. Quando sono andato a riferire a un soggetto qualificatosi vicedirettore l'accaduto, seccato ha risposto che li avrò spesi io in escursioni.