Dettagli Recensione

 
Marine Club Beach Resort
Villaggi turistici a Capoverde
Voto medio 
 
1.0
Struttura  
 
1.0
Mare e spiaggia  
 
1.0
Animazione  
 
1.0
Cucina  
 
1.0
Pulizia 
 
1.0

QUESTIONE DI PUNTI DI (Boa) VISTA

Destinazione Boa Vista
Partenza 3 ottobre/Rientro 10 ottobre
Se avessimo letto prima i post pubblicati in internet forse non saremmo mai andate al Marine Club Beach Resort e forse non avremmo viaggiato con il tour operator I Viaggi di Atlantide. Ma tant’è…
Siamo due amiche che hanno spesso viaggiato in Europa, in Africa, nel Medio Oriente, negli States con percorsi auto-organizzati. Mai un viaggio – degno di questo nome - in una struttura che fosse un villaggio turistico o un albergo all-inclusive. Che c’entra, anche noi siamo state 5 giorni in albergo a Ventotene o a San Vincenzo. Ma questi non sono esattamente viaggi.
E così per una volta ci facciamo tentare dal gioco del “tutto organizzato”: una settimana mare e sole, senza altro pensiero se non quello relativo allo spostamento del sole e al conseguente spostamento della sdraio in spiaggia, in un luogo dove ci sono solo mare e sole. In un luogo protetto con assistenza medica. In un luogo sicuro dove il pelo sullo stomaco ti serve solo se decidi di uscire autonomamente dal villaggio fatato e se ricordi a te stessa che sei principalmente una viaggiatrice e non una turista. Quindi partiamo con al seguito quei pochi medicinali che ognuna di noi tiene in casa e poco più.
Questa premessa per dire che non abbiamo esperienze di viaggi organizzati e quindi non abbiamo alcun termine di paragone. Quello dei viaggi organizzati all-inclusive è un mondo di cui non conosciamo i meccanismi. Non sappiamo se è meglio l’animazione soft o quella hard. Saremmo rifuggite dall’una come dall’altra, come peraltro abbiamo fatto.
La nostra camera veniva pulita ogni giorno, crediamo di aver contato 3 cambi lenzuola. Stesso discorso vale per gli asciugamani. Considerato che la vacanza dura una settimana, niente da dire. Ecco, se magari riuscissero a disinfestare o a bonificare periodicamente gli spazi comuni – per esempio la sala da pranzo – si eviterebbe di convivere con una folta rappresentanza di mosche, zanzare e scarafi assortiti per dimensione e colore…
Non conosciamo la varietà dei cibi proposti altrove. Certo è che quelli offerti al Marine erano una costante e creativa festa degli avanzi, non sempre riuscitissima.
Una festa degli avanzi però molto gradita dalle categorie di insetti e blatte sopra elencati. I camerieri e le cameriere del ristorante, quelli del bar, i cuochi e il maitre passavano le ore di apertura del buffet colazione/pranzo/cena a sventolare ininterrottamente tovaglioli sulle vivande allo scopo di allontanare l’esercito di mosche che ogni giorno ronzava intorno a ogni micro particella di cibo e che ogni giorno ti ritrovavi nel piatto morto stecchito.
Abbiamo mangiato a tal proposito fagiolini alla mosca morta, insalata di risomaiscipollapollopeperoni con mosca decorativa, pesce cottogrigliatofritto con mosca in umido.
L’esito finale di questi inaspettati e insistenti visitatori è che già il venerdì nel primo pomeriggio una di noi accusa febbre molto alta, dissenteria, nausea e aggiungiamoci anche un po’ di vomito.
L’ambulatorio medico presente nel resort ha pochissimi medicinali utili a far fronte al problema. Problema che nel frattempo colpisce circa l’80% dei villeggianti. Quindi il medico di turno, giunto a Boa Vista dall’Italia e che si è veramente fatto in quattro, si trova a dover centellinare i pochi medicinali a sua disposizione. Una pastiglia alla 104, una alla C2, due alla 106 perché il turista caduto malato ha la febbre a 41° ed è già svenuto più volte.
Il riso in bianco con limone e il tè in tazza si sprecano. Nel frattempo dall’assistenza (assi…che?) nessun cenno (sensato) di vita. La cucina del resort continua a propinarci pietanze improbabili invece di proporre chili di patate e carote bollite o carne bianca cucinata secondo il modello “dieta antidiarroica”. Ribadiamo, a star male era l’80% degli ospiti…
La domenica mattina mentre la malata del venerdì si riprende tocca all’altra patire le stesse sorti ma… sorpresa sorpresona nel frattempo i medicinali sono andati completamente esauriti. Non c’è traccia di antibiotico, di antidiarroico o di antipiretico. Per fortuna che la fibra è forte (grazie anche al miracoloso ritrovamento di due dissenten) e così si arriva al giorno della partenza.
Non ci dilunghiamo oltre. Sappiamo che l’epidemia di dissenteria si ripropone puntualmente al Marine ogni settimana. Non regge la giustificazione che qualche giorno prima Boa Vista fosse stata colpita da un nubifragio come non se ne vedevano da 12 anni. Non regge l’ipotesi che i nostri anticorpi fossero deboli (ce lo ha detto Marzia, il genio dell’assistenza). Prima di partire noi stavamo benissimo!
Poiché sappiamo di non essere le sole ad aver vissuto questa straordinaria esperienza alcune domande ci sorgono spontanee: perché non controllare la preparazione, la conservazione e lo stato del cibo servito quotidianamente? Perché non verificare lo stato di salute (dei batteri) dei dispenser dell’acqua? Perché non dotare l’ambulatorio di medicinali? E infine, perché chiamare assistenza una assistente che non assiste?
Questa nostra raggiungerà anche il Marine Club Beach Resort nonché i Viaggi di Atlantide. Chissà se qualcuno si prenderà la responsabilità di darci una risposta.
Last but not least, un particolare ringraziamento a tutto il personale capoverdiano che con la forza della gentilezza, la disponibilità e un sorriso sempre pronto ha reso questa nostra piccola vacanza un po’ più gradevole.

Due viaggiatrici che torneranno a Boa Vista, che visiteranno il resto dell’arcipelago di Capo Verde (senza i Viaggi di Atlantide) e che si terranno alla larga dal Marine Club eccetera.

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