Dettagli Recensione

 
Seaclub Valentin Varadero El Patriarca
Villaggi turistici a Cuba
Voto medio 
 
1.8
Struttura  
 
3.0
Mare e spiaggia  
 
3.0
Animazione  
 
1.0
Cucina  
 
1.0
Pulizia 
 
1.0

Una grossa delusione

Il nostro arrivo all'aeroporto di Varadero comincia subito con un problemino con il pullman che non c'è arriva dopo un' ora. Una volta partiti è incominciato un viaggio di circa 20 km che, grazie alle tappe fatte in ogni struttura di accoglienza, è durato oltre 2 ore. La cosa che ha creato maggiore disappunto è stata che la maggior parte dei turisti avevano come destinazione proprio il “Sea Club Ocean Varadero El Patriarca”, nelle tappe intermedie scendevano normalmente pochissime persone che potevano essere accompagnate sicuramente con un altro mezzo evitando così di far passare agli ospiti buona parte del pomeriggio in pullman dopo un viaggio di molte ore. Dalla partenza da Milano Malpensa alle ore 6.00, siamo arrivati al “Patriarca” alle 18.00 circa locali; consideriamo che secondo quanto indicato nel programma partendo 3 ore dopo si doveva arrivare a Varadero alle 13.40, per cui vista la vicinanza ipotizzavamo di essere nel villaggio verso le 15.00. Pomeriggio al mare perso!
Ritirato le chiavi, ed arrivati alla stanza, ci accorgiamo che mancano gli asciugamani da spiaggia di cui le camere dovevano essere dotate. Notiamo che le lenzuola sono macchiate, gli asciugamani del bagno emanavano odore sgradevole ed erano completamente adornati di macchie giallastre.
Al Mattino torniamo alla reception per avere i teli da mare, ci mandano dalla signora che fa le pulizie della stanza la quale con grandi sorrisi e dispensando baci ci dice che non è colpa sua ma non li ha…. Andiamo al mare senza asciugamani.
In spiaggia c’era un addetto alla distribuzione dei lettini che faceva “salotto” con 2 individui con la camicia azzurra (presumo fossero addetti alla sicurezza), e non si curava minimamente di noi. Ci prendiamo autonomamente i lettini. Nel frattempo vedo che arrivano altri ospiti ed il soggetto sgambetta velocemente a procurare i lettini, a pulirli dall’umidità e dalla sabbia sistemandoli sotto l’ombrellone prescelto; vedo che viene pagato. Così pure abbiamo visto che veniva pagato per tenere occupati gli ombrelloni nei posti migliori più vicini al mare posizionando i più svariati oggetti sopra i lettini.
Alle 11.00 ci troviamo con la nostra assistente che ci spiega come funzionano le cose, gli facciamo presente i problemi e ci fa avere gli asciugamani (puzzolenti ed umidicci), nel pomeriggio.
Questi asciugamani ci hanno tenuto compagnia fino alla partenza, non c’è stato modo di cambiarli ed averne dei puliti.
Gli asciugamani della stanza, nonostante per richiederne il cambio come da indicazione li mettevamo a terra, ci venivano piegati e rimessi pronti all’uso. Abbiamo avuto un solo cambio nella settimana grazie alla protesta che abbiamo inoltrato all’assistente “Franco Rosso”, peccato che in quell’occasione sono scomparsi i tappeti del bagno e non li abbiamo mai più rivisti.
E che dire del frigo bar? I 3 bicchieri presenti una volta utilizzati non sono mai più stati reintegrati; E degli insetti che popolavano la stanza e che si arrampicavano sulle tende?
La parte migliore deve ancora arrivare!
Si va a pranzo, la sala sembra una mensa Caritas, ci sono tovagliette in materiale plastico imbrattate di cibo, tavoli e sedie e piatti alla stessa stregua il tutto confortato da un frastuono terribile e da code di ospiti che attendono una fettina di carne o di pesce surgelato. Un Incubo!!
Il personale cuoce un pezzetto di carne o pesce per la persona che si trova davanti, lo rosola per bene, ed una volta cotto lo dispensa e chiede al successivo se vuole una o due fette incurante del fatto che dietro ci sono 10 ospiti che invece di godersi il pranzo con gli amici passano tutto il tempo in coda. Poi bisogna sperare che in quel contesto non gli squilli il telefono, nel qual caso abbandona la griglia e torna una volta terminata la conversazione; oppure può capitare ( ci è successo, ahimè), che dopo 15 minuti di coda arriva il tuo turno e la carne finisce…. Il cuoco non sa che fare non ne ha più…. Solo in questa occasione abbiamo avuto il piacere di vedere il responsabile della sala che è uscito dal suo nascondiglio causa le urla di protesta e prontamente ha fatto portare un piattino di carne, ma allora non era finita!. Oppure può capitare che finisce l’olio per la griglia: nessuno lo procura, si cuoce carne e pesce comunque carbonizzandoli a dovere!!! Una delizia!
Mai andare a mangiare tardi, alle 20.00, in un ristorante che chiude alle 22.00 buona parte dei cibi sono terminati e non più reintegrati, vengono sostituiti da vassoi di insalata o rimangono i posti vuoti. Non parliamo dei cibi presenti nei vassoi, malamente riciclati e di qualità pessima. Infine la frutta, immangiabile a parte le banane che però erano disponibili a singhiozzo e spesso prossime alla decomposizione.
Le bevande, venivano servite al tavolo in teoria, ma se non si era omaggiato a dovere chi le dispensava si cenava con i bicchieri vuoti, contemporaneamente vedevo che in altri tavoli venivano anche lasciate le bottiglie di vino, chissà perché?!!!
Abbiamo pensato che queste performance fossero esclusive del ristorante centrale, così un po’ anche per comodità siamo andati a pranzare diverse volte al bar della piscina, qui il personale era più solerte nel sevizio però ogni giorno aumentavano gli ingredienti che mancavano per cui i “piatti da fast food” offerti erano sempre più poveri. Ci chiediamo tuttora il motivo per cui mancando la cipolla per giorni in questo bar, mentre nel ristorante principale ce n’era in abbondanza, nessuno abbia pensato di procurarla? E che dire degli orari di apertura dei vari punti di ristoro tanto elastici perché alla completa mercè della voglia di lavorare del personale? O delle bravissime signorine addette alle pulizie che lavavano il pavimento mentre gli ospiti mangiavano? O dei rubinetti eternamente rotti dei bagni? O della signora delle pulizie della stanza che quando arrivava svegliava l’intero caseggiato grazie allo starnazzare che faceva per chiamare ogni giardiniere che passava? O del pezzo di plastica che abbiamo trovato, ed anche lasciato, sotto il tavolino in vimini della stanza….. l’avrà mai spazzata quella la stanza? Dubbio amletico!
La risposta sta purtroppo che in questo villaggio l’organizzazione e la responsabilità del lavoro non esiste. Non esiste un dirigente che faccia rispettare le regole, i responsabili in primis ed il personale, non fanno il loro lavoro oppure lo fanno solo se preventivamente pagati dagli ospiti.
Abbiamo avuto l’opportunità di viaggiare in svariate località con molti tour operator negli anni passati sicuramente meno blasonati e sicuramente più economici di Franco Rosso, e sinceramente è la prima volta che ci riteniamo truffati tanto da inoltrare una protesta. Non abbiamo mai trovato un disservizio ed una trascuratezza simile, e mai abbiamo desiderato ritornare a casa prima possibile come in questa occasione.
Infine, “la ciliegina sulla torta”! Ci viene comunicato un ritardo nella partenza di un ora, si doveva partire alle 15.20, pensiamo di partire alle 16.20 invece ci imbarchiamo alle 19.00 perché l’aereo proveniente da Milano era partito in ritardo, peccato che siamo saliti sull’autobus alle 13.00 ed aspettato 6 ore in aeroporto , così non abbiamo nemmeno potuto pranzare, siamo comunque consapevoli di esserci persi poco!

Punto di forza
Forse il mare...
Punto debole
Abbiamo avuto molti problemi relativi alla pulizia delle camere al cambio dei teli mare ed asciugamani in camere.
Per quanto riguarda il cibo è pessimo e di scarsa qualità, personale di servizio scortese.
Mese
Gennaio
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Commenti

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Per Ordine 
 
Inviato da Daniela
06 Novembre, 2016
Confermo tutto su quello che ha detto Alessio noi siamo arrivati al El Patriarca il 20 luglio 2016 ed abbiamo soggiornato due settimane in un villaggio 5 stelle e NON economico, ma è la prima volta che viaggiamo con francorosso. Ma dopo quella esperienza allucinante sarà anche l'ultima.
Inviato da Luisa Fiori
14 Gennaio, 2019
Confermo anche io tutto quello che hai scritto. Abbiamo inoltrato anche noi una lettera di protesta perché ci riteniamo trufffate.
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