Dettagli Recensione

 
African Queen Hotel
Villaggi turistici in Tunisia
Voto medio 
 
3.4
Struttura 
 
4.0
Mare e spiaggia 
 
3.0
Animazione 
 
4.0
Cucina 
 
4.0
Pulizia 
 
2.0

Consiglio Hammamet ma non l'African Queen

Era la terza volta che tornavo ad Hammamet, la seconda all’African Queen. Avevo riscelto questo hotel perché mi ero trovato benissimo nel 2007 e lì avevo passato la vacanza più bella della mia vita. Stavolta però è stato un po’ diverso.

Iniziamo con le note positive:

Siamo partiti affidandoci al tour operator “Karambola” e ci siamo trovati benissimo. Erano sempre disponibili sia prima che durante il viaggio, reperibili a qualsiasi ora del giorno e della notte via telefono della reception e appena possibile ti raggiungevano. Anche l’animazione italiana era fantastica! Anche se non faceva parte del nostro tour operator, siamo stati accolti come loro clienti. Erano quelli di “ViloraTour”, fantastiche persone anche loro e molto divertenti. C’era anche l’animazione tunisina ma non ci ha filato un gran che.
L’hotel è molto bello. C’è una piscina esterna ed una interna ma purtroppo ti fanno storie per farti tuffare anche la notte (io 3 anni fa ci sono riuscito senza problemi e anche quest’anno, quindi provateci!). Le camere e la mensa non sono il massimo della pulizia ma abbiamo trovato un cuoco italiano di Roma che si occupava dei primi ed erano squisiti. Anche il resto del cibo si poteva tranquillamente mangiare e c’era una variegata scelta. Noi eravamo in sei e non abbiamo avuto problemi di dissenteria!
Per quanto riguarda le bevande, noi avevamo l’All inclusive soft (alcolici esclusi). Per bere bisogna prendere il bicchiere e alzarsi fino a raggiungere un posto dove c’è un ragazzo che ti serve da bere. Purtroppo non è possibile avere la bottiglia al tavolo. Durante la mattina e il pomeriggio è possibile inoltre richiedere bevande di fronte alla piscina esterna e sedersi sui tavolini che ci sono.
Per quanto riguarda la vita al di fuori dell’hotel, avete uno stralcio di spiaggia di proprietà dell’hotel.
Se volete farvi un giro consiglio “La Medina Nuova di Yasmine” e “La Medina Vecchia”. Lì potete comprare di tutto e spendere pochissimo (non fatevi ingannare, è tutta roba falsa, anche quando vi dicono di no). Controllate la qualità e contrattate al massimo per spendere pochissimo. Se il venditore non vi manda subito a quel paese, continuate a contrattare. Se non arrivate al prezzo desiderato, fate finta di uscire salutando il venditore … lui vi seguirà e può darsi vi dia l’oggetto al prezzo che volete!
Per muovervi in qualunque posto usate i taxi o i tuc tuc (apette con 6 posti) e contrattate il prezzo prima di salire.
Per la vita notturna, consiglio di prenotare la vacanza nel periodo che non tocca il Ramadan perché sennò troverete gran parte delle discoteche chiuse e strade vuote. Ci sono stato in periodo di non Ramadan a Luglio e fino alle 8 di mattina c’era movimento ovunque. Ristoranti aperti fino a tarda notte. Col Ramadan le cose cambiano un po’ (anche questo periodo ho provato). Le discoteche consigliate sono: Latino, Cancun, Calipso e Oasis. Ci sarebbe anche il Pasha ma non l’ho provato perché lo vedevo sempre vuoto quindi non saprei dirvi. Ci sono discoteche anche a Yasmine. Tutte e due le “Medine” sono aperte fino all’1.00 circa.

Note negative:

Appena arrivati in albergo, la reception vi dà alcuni fogli da compilare. Un foglio grande a persona dove vanno inseriti i dati anagrafici e poi, nel momento in cui volete prendere le chiavi della stanza, vi viene dato un foglietto, questo è uno per ogni stanza. Il foglietto deve essere “forzatamente” firmato sennò non vi viene dato accesso alla vostra stanza. Sul quest’ultimo è scritto: “Siamo spiacenti ma l’hotel non è responsabile di oggetti lasuati (sarebbe “lasciati”) incustoditi nelle vostre camere. Vi consigliamo di usufruire delle cassette di sicurezza date in dotazione”.
La cassetta di sicurezza costa 10 dinari (6 euro) e si trova scomodamente nella hall dell’hotel.
Noi non l’abbiamo presa (anche perché 3 anni fa non l’avevamo presa e non era successo nulla). Purtroppo quest’anno non potevamo sapere che in realtà tra reception, sicurezza, staff e animatori tunisini, sono tutti d’accordo. Eravamo divisi in tre stanze da due persone.
Ci viene data una stanza bella grande per due persone (ma in realtà era una tripla con tanto di culla per un quarto bimbo), il facchino ci dice che la stanza è molto bella e ci accorgiamo di essere sopra la piscina coperta. Il nostro balcone in realtà, se scavalcato, accede al tetto della piscina e con poche e semplici acrobazie si riesce ad arrivare al cortile dell’hotel e così viceversa, ma ancora non lo sapevamo!
Apparentemente tutto sembra bellissimo. I primi tre giorni passano tranquilli nel puro divertimento. La sera del quarto giorno succede il fattaccio.
Nel registro della reception sono scritte le stanze che hanno usufruito di cassetta di sicurezza e quelle che non ne hanno usufruito. La quarta sera usciamo lasciando luci accese e tv accesa così da far pensare che ci sia qualcuno dentro. Così usciamo dall’hotel, prendiamo il taxi e andiamo alla Medina. Tornati verso le 2.00, ci accorgiamo che la porta del balcone è aperta. All’inizio pensavamo di essere stati noi della stanza ma dopo pochi minuti ci accorgiamo che la nostra valigia con lucchetto è stata scassinata. Dentro c’erano 200 euro, un cellulare con carica batterie, una scheda di memoria SD. Sul tavolo c’era una stecca di sigarette, anche quella portata via.
Scendiamo subito alla reception e ci accorgiamo che stranamente non capiscono più l’italiano e non riescono a capire cosa diciamo (nel pomeriggio avevamo tranquillamente parlato di calcio tutti assieme!). Gli facciamo chiamare la polizia e dopo mezz’ora arrivano due signori in borghese che non hanno per niente l’aria di essere poliziotti. Si presentano senza distintivo o documenti di riconoscimento ma solo con un Walky talky in mano. Capiamo immediatamente che probabilmente erano due amici di quelli della Reception. Gli facciamo vedere la camera e loro si dicono d’accordo sul fatto che la valigia era stata scassinata e che la porta del balcone era difettosa (guarda caso!). Poi se ne vanno via.
In preda alla rabbia abbiamo chiamato il tour operator (erano le 3.00). Ci risponde e ci dice che il giorno dopo ci avrebbe accompagnato alla polizia. Molto gentilmente, il giorno dopo questo ragazzo di nome “Francesco” della Karambola, ci accompagna dalla polizia e avvalendosi della conoscenza della lingua francese parla a loro dell’accaduto. La polizia “vera” non sembra molto diversa dalla “falsa”. Molto lenti sia fisicamente che informaticamente, vogliono che facciamo una denuncia per smarrimento. Francesco gli dice di no, perché la denuncia per smarrimento non farebbe iniziare nessuna indagine e così iniziamo la denuncia per furto. Il poliziotto scrive al pc con un dito solo e per scrivere una parole ci mette tantissimo. Comunque alla fine riusciamo a concludere la denuncia e ci viene dato un foglio di copia, timbrato e firmato. Veniamo a sapere che la sera prima nessun poliziotto aveva informato loro di essere stati chiamati dall’African Queen e qui capiamo che la reception è responsabile del furto. Chiediamo al poliziotto che ci ha assistito di poter parlare con il direttore dell’hotel ma lui ci dice: “Da adesso in poi ci pensiamo noi!”.
Nei seguenti giorni non vedo poliziotti in albergo. Un giorno, vedo il direttore dietro il banco della Reception, mi avvicino e dico: “Cosa posso fare adesso? Sono senza soldi e non posso neanche prendere un taxi”. Il Direttore mi ride in faccia e mi dice: “Tanto qui è tutto All inclusive, puoi bere, mangiare e dormire gratis!”. Io gli faccio sapere che non posso neanche uscire dall’albergo non avendo soldi e lui se ne va ridendo.
Chiamo di nuovo Francesco spiegando la maleducazione del Direttore. Lui viene e ci va a parlare, spiegando che si stava facendo una brutta pubblicità perché la voce girava per tutto l’hotel e la gente si era spaventata. Inoltre gli dice se era possibile un rimborso almeno del denaro rubato, così da poter continuare la vacanza. Il Direttore gli dice che avevamo firmato il foglietto e che quindi non erano responsabili del furto di nessuna cosa nella nostra camera. Dice che dovevamo richiedere la cassetta di sicurezza (quindi se mi avessero rubato i vestiti, era colpa mia perché non ero riuscito a fare entrare la valigia della cassetta di sicurezza!). Finisce il discorso con una perla di maleducazione: “Dì a quei ragazzi che al massimo posso dargli l’All inclusive con gli alcolici e la cassetta di sicurezza gratis per i prossimi giorni”. (E che cosa ci dovevo mettere ora nella cassetta?).
Nel panico e nella rabbia totale, pensiamo di andare al consolato di Tunisi a far presente il tutto alla polizia italiana. Una mattina andiamo a Tunisi con un furgoncino addetto al viaggio Hammamet – Tunisi e arriviamo al consolato. Il carabiniere italiano è davvero dispiaciuto dell’accaduto ma ci spiega che in questi casi non si può fare nulla perché abbiamo firmato il foglietto. Ci dice inoltre che la stessa cosa era successa al Console due sere prima in un altro albergo (quindi è una cosa di tutti!). Facciamo presente al carabiniere l’errore grammaticale del foglietto nella parola “lasuati” e lui ci dice che per queste cose bisogna mettere in mezzo l’avvocato e che per 200 euro persi, non vale la pena. Ci consiglia di goderci il resto della vacanza!
Consiglio a tutti di trovare su internet il numero di telefono del Consolato così da chiamare prima di fare un viaggio inutile.

Non abbiamo ricevuto nessun rimborso. Che siano entrati dal terrazzo o semplicemente con la chiave del pass par tout, non possiamo saperlo. Sta di fatto che io non credo alle coincidenze.
Entrano in una stanza chiusa e con le luci accese, la porta del balcone è casualmente difettosa, la reception non capisce più l’italiano e la polizia non è avvisata della chiamata notturna. Inoltre una coppia partita con noi, mentre stava a letto con l'avviso di non disturabare (fuori alla porta), si è vista aprire comunque la porta. La ragazza della coppia ha immediatamente urlato e chiunque abbia aperto è scappato via perchè una volta usciti dalla camera, sul corridoio non c'era più nessuno. Infine veniamo a sapere sulla via del ritorno che altri due ragazzi erano stati derubati la settimana prima.
È difficile non pensare che siano stati quelli dell’hotel potendosi avvalere del foglio firmato!

Consiglio la vacanza ad Hammamet ma occhi aperti perché i ladri sono nell’hotel, non fuori!
Se potete, scegliete un altro albergo.

Spero di essere stato esaustivo.

Punto di forza
La posizione per quanto riguarda la vita notturna. Si può arrivare facilmente a piedi alle discoteche di Hammamet! Il mare, se calmo, è limpido e si sta bene. La piscina sia coperta e che scoperta è bella. L'animazione italiana del Vilora tour è fenomenale!
Punto debole
La reception, lo staff e l'animazione tunisina sono d'accordo fra di loro. Appena possono entrano nelle camere che non hanno richiesto la cassetta di sicurezza e rubano quello che possono (maggiormente soldi e oggetti di tecnologia).
Consigliato a
  • Coppie
  • Amici
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